Ragadi anali

Ragadi anali

La ragade anale è una delle malattie proctologiche più comuni. E’ caratterizzata da un piccolo difetto anatomico nella mucosa dell’ano. Tale difetto di solito ha una lunghezza da diversi millimetri a un centimetro.

Molto spesso, la ragade anale si verifica nelle persone di età compresa tra 20 e 55 anni (principalmente nelle donne). Spesso i pazienti non si rivolgono in tempo agli specialisti, innescando così la malattia e portandola a complicazioni sotto forma di infezione e suppurazione.

Perchè si formano le Ragadi?

Il motivo principale per la comparsa di una ragade anale è un forte carico sull’area dello sfintere durante la defecazione. Oltre a questo, i motivi principali sono:

  • Un lavoro sedentario.
  • Bere bevande alcoliche e mangiare cibi piccanti.
  • Praticare sesso anale.

Spesso la comparsa di crepe è dovuta alla presenza di malattie digestive. Cioè, le malattie dello stomaco, del fegato e del pancreas possono portare allo sviluppo di una ragade anale.

Tipi di ragadi anali

In base alla durata del flusso, le ragadi anali si dividono in due tipi:

  • Acute. Tali crepe si sono formate relativamente di recente e sembrano un graffio profondo. Se non trattata, questa forma della malattia diventa cronica.
  • Croniche. Questa forma della malattia è caratterizzata da periodi di esacerbazione e remissione, che si sostituiscono a vicenda con durate diverse.

Sintomi della ragade anale

Nella patologia acuta il sintomo più eclatante è un forte dolore durante i movimenti intestinali, per i quali è anche possibile un sanguinamento. 

I sintomi ricorrenti sono:
  • Dolore tagliente durante e dopo la defecazione.
  • La presenza di sangue all’inizio del processo di defecazione.
  • Una spasmo riflesso dell’ano.

Nella patologia cronica la principale differenza dal dolore, rispetto alle ragadi acute è la durata. Il dolore nei sintomi cronici può durare fino a diverse ore.

I sintomi sono:
  • Dolore durante la defecazione.
  • Leggera scarica di sangue (a volte non c’è sangue).
  • Possibile prurito nell’ano.
  • Spasmo dello sfintere. 
  • Il processo di passaggio delle feci diventa difficile.

Perchè farsi visitare da un Proctologo?

Una ragade anale viene trattata con farmaci solo all’inizio della sua comparsa, circa un mese. Dopo questo periodo è molto probabile che il medico, diagnosticherà una ragade anale acuta.

Se durante il periodo di trattamento farmacologico non guarisce, le possibilità di successo del trattamento conservativo sono notevolmente ridotte. I tessuti cicatriziali si formano sempre attorno a una ragade e più passa il tempo, più ruvide e massicce sono queste cicatrici; diventando cronica.

Una ragade anale può essere facilmente rilevata da un medico durante l’esame dell’ano e un esame digitale del retto. L’anoscopia e la sigmoidoscopia sono utilizzate come metodo di ricerca aggiuntivo. Tale studio consente di ottenere informazioni obiettive sulle condizioni del retto.

I trattamenti delle ragadi anali

Le ragadi anali sono trattate da un proctologo e da un chirurgo. La natura e la durata della procedura dipendono direttamente dalla forma della malattia.

Nella forma acuta della malattia, il trattamento è solitamente mirato al sollievo dal dolore, alla normalizzazione del processo di defecazione e alla rimozione dello spasmo dello sfintere.

L’intervento chirurgico è previsto in presenza di difetti cicatriziali profondi non cicatrizzanti, con spasmo e nella condizione in cui i metodi di trattamento conservativi non funzionano.

La Dottoressa Torselli utilizza metodi di trattamento più efficaci, utilizzando attrezzature moderne. Il piano di trattamento viene redatto individualmente per ciascun paziente, a seconda della forma e della durata della malattia.

Per prenotare rivolgersi all’Ospedale Bassini
Questo sito utilizza cookie in conformità alla policy e cookie che rientrano nella responsabilità di terze parti. Proseguendo nella navigazione acconsenti all’utilizzo di cookies.
Maggiori informazioni